La nostra avventura al Salone del Libro!

Ed eccoci finalmente pronte per raccontare la nostra avventura al Salone del Libro di Torino 2019. Con il nostro bigliettone abbiamo varcato la soglia nel pomeriggio di giovedì, giornata di apertura, in un clima sonnolento caldo e tranquillo, perfettamente adatto per Irene e i suoi otto mesi e mezzo. Mentre il papà faceva una piccola coda per prendere il suo ingresso, noi abbiamo provato l'ebrezza di entrare senza attesa - cosa che in ogni caso ci sarebbe stata risparmiata grazie agli ingressi prioritari per bebè. Yuppi.💟

All'interno si è scatenata l'emozione da Salone: questo evento è un punto fermo per me da sempre e, anche se non siamo potuti venire per alcuni anni, ogni volta è una grande gioia poter camminare tra centinaia di libri. Un'enorme coloratissima città dei balocchi! Infatti le tentazioni non mancano... 
Questa volta però abbiamo deciso di dare un taglio diverso alla nostra visita, giustamente coerente con il blog e con la nostra piccola accompagnatrice. Per questo abbiamo fatto una piccola ricerca di case editrici "per bambini" a partire dalla mappa che abbiamo carpito all'ingresso. Con nostro stupore non abbiamo trovato proprio tutto quello che cercavamo... Ma ci siamo accorti immediatamente che il Salone era pieno zeppo di piccole medie grandi case editrici con editoria dedicata all'infanzia o simile, che occhieggiava con gadget di ogni tipo e da tutti gli angoli! 
Per cui non c'era che da sbizzarrirsi... 
Irene si è subito trovata a suo agio e, forse perché in giro non si vedeva nessun bambino (e così per le due ore seguenti... ma perché mai??😳) è stata al centro dell'attenzione per tutto il tempo, lanciando sorrisi e gorgheggi a chiunque le rivolgesse la parola. Un successone, insomma. Anche per lei, l'effetto paese dei balocchi, aveva evidentemente preso il sopravvento...poveri noi!😅
La nostra visita ha accuratamente evitato i grandi colossi, per non dover stare in attesa, con passeggino, pigiati tra le persone; abbiamo optato invece per una passeggiata in totale relax tra "le piccole" case editrici, facendoci più che altro ispirare e cogliendo qualche suggestione qua e là. 
👶

Nel nostro girovagare ho potuto lasciare un po' di bigliettini da visita, anche se - stupore - abbiamo scoperto come sia tutto cambiato negli ultimi anni. Un tempo il Salone voleva dire #cartaovunque#, perché si trovavano bigliettini, volantini, buste... appoggiati in ogni dove, spesso presto cestinati o calpestati. Oggi, il Salone, è molto eco friendly, per cui non si vede un volantino manco a cercarlo con la lanterna... e se si offre un biglietto da visita, tutti ti sgranano le pupille perché "non vorrei finisse sprecato, dammene solo uno, scrivici tu". Ah. Cappero. Ma sono felice per l'ambiente. Argh.😜😂

In ogni modo, al di là delle battute, questo rimane un bellissimo evento-occasione attraverso cui è possibile stringere contatti e scoprire cose nuove. Per me/noi, per cui questo blog non ha alcuna velleità di guadagno, ma di pura passione per arte-cultura a tutto tondo, un banco di prova per cominciare sul serio. 
Il nostro tour è partito dal Libraccio, non proprio una piccola, per salutare un'amica. Lo stand era enorme, per cui la visita è stata breve per non stancare subito Irene. Il papà non ha potuto non prenderle un libro "per quando sarà più grande"😁...e vuoi mica deluderlo! 
Abbiamo poi proseguito con Babalibri (e anche qui un dinosauro ha totalmente catturato l'attenzione di Irene.. e cuore di mamma non ha saputo resistere..!), con signore gentilissime che ci hanno accolto; anche da Lapis edizioni un turbinio di colori dalle copertine per l'infanzia, signore gentilissime, ma non si poteva comprare tutto purtroppo!
Il nostro girovagare ci ha portati di qua e di là, la mia attenzione è stata catturata da Artebambini (con un nome così, come potevo lasciarmelo scappare??!), mentre il papà ha guardato Edizioni Bepress, agenzia X e i libri musicali Hoepli gli hanno fatto battere il cuore. 
Tra un libro e l'altro siamo stati intercettati da varie associazioni, tra cui Grennpeace: perché diciamolo, solitamente i bordi del Salone si evitano accuratamente proprio per non dover sentirsi raccontare la rava e la fava dei vari progetti salva-qualcosa. Epperò è un peccato, dopo tutto. Perché nei bordi si incontrano le persone, gli stand piccini e simpatici e quel clima da fiera che nel marasma del sabato all'ora di punta ti fa dimenticare che questo è un evento bellissimo per incontrarsi e parlare e non solo un compra compra qualsiasi. Un momento per arricchirsi lo spirito e seminare qualcosa, da qualche parte, se lo si desidera. 
Passeggiando abbiamo anche potuto ascoltare un momento un'intervista a Paolo Rumiz (non lo conoscete? è un grandissimo scrittore e raccontatore!).

Naturalmente la grande oasi dedicata a Nati per Leggere non poteva essere dimenticata. Lì Irene ha potuto godersi i suoi libretti; ci hanno offerto una lettura ad alta voce, ma abbiamo desistito, perché non è ancora abbastanza paziente per lasciarsi intrattenere per un tempo lungo. In ogni caso siamo rimasti nella calma dello stand a leggere le storie di una famiglia di topini (Ed. La coccinella), a cui si è immediatamente affezionata. Bisognerà reperire il libro! Mannaggia, lì erano tutti provenienti dalla Biblioteca Centrale di Torino, un bellissimo patrimonio tutto da condividere. Ma vallo a spiegare alla pupa...!😜

Il bello di questo spazio era, tra l'altro, la presenza di libri a misura di mano di bambino: purtroppo non ne ho visti altrove, ma le letture per i bambini dovrebbero avere una forma e una dimensione (per non parlar del peso) adatto a loro. Vorrei veder voi leggere con un tavolo sulle ginocchia...! Ma probabilmente i libri piccini quadrati sono generalmente poco presenti per l'infondata idea che sotto una certa età non si legga affatto. O al massimo ci pensano mamma e papà...

Terminata la nostra pausa di lettura, siamo andati a far fare la pappa a Irene: appena al di fuori ci attendeva un'isola di panche colorate, l'ideale per dare il latte e riposarsi. 
Ormai si era fatto tardi... sulla via dell'uscita, dopo aver ancora comprato qualcosa per noi qua e là e fatto una capatina alla Minimun Fax, siamo incappati quasi per caso nell'editrice il Puntino: i gentili ragazzi allo stand hanno letto una storia a Irene, che - appunto - avendo un'attenzione sui due-tre minuti 😏😂 si è presto distratta a guardare le persone, i palloncini ecc ecc. Ma l'effetto della lettura ad alta voce, (se non ve lo ricordate, provatelo subito!) ha commosso ed emozionato più noi che lei. E così... ecco un elefante nel nostro bottino. 
Scusate il mio entusiasmo, ma da ex bibliotecaria amante di Nati per Leggere e un po' illustratrice, mi pare il minimo!!!

A breve vi racconterò con maggiori dettagli il nostro shopping per Irene con alcune brevi recensioni.... 

e a voi, è piaciuto il Salone? lasciateci i vostri commenti!

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