Suggerimenti per l'estate (1): il Castello di Frassinello

Ed eccoci di nuovo qui a raccontarvi le nostre avventure! Siamo state un po’ assenti, perché maggio e giugno ci hanno viste impegnate in diverse gite fuori porta✌. 
Ed ora, con l’estate ormai alle porte, proviamo a suggerirvi alcune mete per dei fine settimana di svago.🌞

Cominciamo con.... Il Castello di Frassinello!

Grazie a un pacchetto regalo Smartbox di una giornata abbiamo scelto di avventurarci tra le colline in provincia di Alessandria, per un tour eno-gastronomico con inclusa visita al castello di Frassinello
Meta molto chic, che ben si presenta già dal sito internet - non solo come bed & breakfast, ma anche come location per feste, concerti e matrimoni. Insomma, siamo partiti molto carichi e pieni di aspettative...
Contattando con anticipo la struttura si può prenotare la visita e, volendo, si può pernottare nelle camere ristrutturate che si affacciano su un incantevole giardino. 
Noi invece avevamo in previsione la visita nel primo pomeriggio, con degustazione a seguire. Gnam!

Così ci siamo incamminati in una soleggiata tarda mattinata attrezzati di ogni confort (acqua, viveri, giochini...) e dopo un paio d’ore di auto, quando cominciavamo ad avere caldo😅, siamo arrivati. 
Il paese, piccolino, è abbarbicato su una collina e non si fatica a trovare il castello. Poco distante dall'ingresso si trovano comodi parcheggi. Utile sapere che l’accesso è in salita, con ghiaino ovunque, per cui preparatevi a faticare sotto il sole se avrete, come noi, un normalissimo passeggino. Forse più comodo uno zainetto o un passeggino a tre ruote. Ma comunque, ce la si fa. 
Se non si è prenotato (ma è meglio telefonare prima) si può prendere il biglietto all'ingresso, dopo di che si sale e oltre un arco si entra nel cortile interno della struttura. Qui si ha tutto il tempo per prepararsi, andare in bagno (quello qui fuori è molto semplice, un pelo spartano… e ovviamente senza fasciatoio! ma forse se ne trovano nei bagni ristrutturati del ristorante), fare fotografie. 



Quando siamo andati noi c’era in corso una specie di mercatino con prodotti tipici e artigianali, per cui ci siamo intrattenuti per una mezz'oretta all'ombra delle piante godendo a pieno dell’atmosfera. Oltre alcuni gradini (e di nuovo il passeggino non era il massimo…😑 purtroppo le barriere architettoniche non mancano) si può accedere al giardino con panche e fiori, l’ideale per fare fotografie e guardare il panorama sulle colline monferrine. Volendo si possono fare due passi e lasciar correre i bambini, se sono più grandicelli. Irene si è limitata a farsi portare di qua e di là guardando tutto con curiosità e dispensando sorrisi.


Poi, finalmente, è partita la visita vera e propria. La guida, molto disponibile, ci ha accompagnato nelle diverse stanze, spiegandoci a sommi capi la storia millenaria del castello e qualche aneddoto. Ristrutturato in anni recenti, dopo essere stato acquistato da un architetto, ha ripreso vita anche grazie alla nuova vocazione turistica.

Purtroppo il gruppo in cui siamo capitati era troppo grande per cui con bimba in braccio, e con il caldo, non si riusciva a sentire tutta la spiegazione, che comunque sarebbe stata un po’ troppo lunghetta per lei. Per cui, per evitare di stare fermi schiacciati tra le altre persone, ci siamo messi nelle retrovie, con altre coppie di genitori, e ci siamo limitati a guardarci intorno. 
Forse con bambini in età prescolare-scolare la visita sarebbe stata più agevole, ma un test è un test, no😜? e volevamo proprio verificare se questa era una visita bebè-friendly! e ahimè...non è che siamo proprio rimasti soddisfattissimi... 
In ogni caso siamo potuti rimanere a curiosare quanto volevamo, e ne abbiamo anche approfittato per fare una poppata nelle sale con gli stucchi!😏

Anche la fase degustazione si è rivelata un “ni”: mentre un catering attrezzato predisponeva tutto per un concerto tardo pomeridiano nella sontuosa cornice dell'ala delle Scuderie (a cui eravamo invitati, ma con micro pupa abbiamo desistito), siamo stati indirizzati verso altra saletta per la merenda. Delusione... Sarà che mi ero immaginata un’accoglienza ricercata, magari insieme a poche altre coppie, serviti a un tavolino in ferro battuto, con poche cose, ma di qualità... ma questa fase non mi è piaciuta molto. Il gruppo era troppo numeroso e non si poteva stare tutti dentro, soprattutto con passeggino al seguito; per cui mentre noi aspettavamo fuori sedute alla “belle meglio” su un gradino, il papà faceva la spola portandomi gli assaggi. Inutile dire che chi prima arriva meglio alloggia… di vino non c’era più un gran che (in quantità, buono era buono…), idem per i prodotti tipici spazzolati via dai vichinghi. A noi, sono rimaste le patatine. Che per quanto ci si impegni non sono adatte a un neonato, anche se si auto svezza e si adatta a tutto. 
Per fortuna alle bancarelle fuori nella corte c’era una signora gentilissima, dove abbiamo comprato pasta fresca per rifocillarci a cena, che ci ha regalato pure il pane fresco per far sgranocchiare Irene e ci ha fatto assaggiare del salame buonissimo. 
Insomma: meno pomposità, ma sicuramente più gusto!😏

Che dire? Esperienza nel complesso “ni”, con qualche problematicità se avete bambini sotto l’anno, nonostante siano stati tutti gentilissimi e sorridenti. Sicuramente se siete una coppietta e magari volete fermarvi a cena/dormire potrete godere maggiormente del soggiorno, anche perché lo scenario è veramente rilassante e  suggestivo.
Vale comunque la pena una visita, soprattutto se i bambini sono più grandicelli e siete amanti dell’arte/l’architettura. 


E voi, siete mai stati a Frassinello? raccontateci le vostre esperienze!

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