Arte con Baby in visita a Messer Tulipano

Per il primo weekend di aprile e per festeggiare la primavera la nostra piccola famigliola si è dedicata alle esplorazioni artistiche. Cosa c'è di meglio infatti che vagabondare tra bellezze architettoniche e paesaggistiche nel tiepido sole di inizio stagione? In realtà è nato tutto dalla passione di Irene per le cacce al tesoro e le mappe dei pirati. Per trovare qualcosa di abbastanza stimolante ho finalmente esaudito il mio desiderio di vedere due posti incantevoli del Piemonte: Pralormo - con il suo celeberrimo Messer Tulipano e il castello di Masino, nel canavese.

Se posso darvi un consiglio, non fate come noi: condensare due eventi di questa portata può significare avere un marito estremamente nervoso al proprio fianco e un pargolo iperattivo😜... Al di là dell'ironia, almeno per noi raggiugere queste mete ha comportato da una a due ore di viaggio, per cui, al di là dell'euforia che mi contraddistingue quando si tratta di visite a parchi e dimore storiche, forse a ragion veduta sarebbe stato meglio suddividerle in due momenti differenti.

In ogni modo, cominciamo con la prima tappa di questo mini tour primaverile!

Il castello di Pralormo è facilmente raggiungibile e alla visita noi abbiamo dedicato - parco e castello compreso - un paio di orette del sabato. Arrivati, si viene accolti ai piedi del castello dal servizio d'ordine, che indica il gigantesco parcheggio (a pagamento). Volendo si può parcheggiare nei pressi senza molte complicazioni. Si sale in cinque/dieci minuti a piedi e si fa il biglietto, utile per visitare il parco con la sua fioritura di tulipani (con varie riduzioni e gratis fino ai 4 anni compresi). La manifestazione di Messer Tulipano, ormai giunta alla sua XXIII edizione e cominciata proprio il primo aprile, proseguirà tutti i giorni fino al primo maggio







Ma voi avete mai visto Messer Tulipano? io mi ero figurata viali perfetti dai mille colori... Non crediate si tratti di un noioso e precisino parco con aree invalicabili: è tutto molto amichevole, una chicca per fotografi e amanti del bello, per coppie innamorate e famiglie, con tanto di area gelati, mercatino per acquistare i proprio fiori e piante aromatiche, la serra, l'angolo galline e pulcini e tanto altro. I fiori sono ovviamente coltivati a zone, e hanno diversi momenti di semina per garantire la fioritura durante tutta la manifestazione, Creano delle bellissime isole colorate, mescolate agli alberi e al contesto. Tutto il giardino è un sali scendi molto intrigante per la fantasia dei bambini, in piano o quasi e quindi per nulla faticoso, anche per chi ha passeggini da spingere. Lungo il percorso si trovano diverse mappe del parco (con due laghetti, a dir la verità abbastanza paludosi, ma comunque d'effetto!) e si può giocare facendosi condurre in tutta sicurezza dai proprio bimbi lungo avventure mozzafiato! In alcuni prati si può stare beati a prendere il sole o fare merenda e - con maggiore tempo di quanto ne avessimo noi -  si può tranquillamente trascorrere una mezza/intera giornata nella quiete. 

Con altro biglietto si può accedere al castello, di proprietà della famiglia Beraudo da generazioni, con visita guidata che a partire dalle cantine, sale al piano nobile. Molti ambienti non sono visitabili (peccato!) ma si ha comunque un'idea di come si viveva un tempo attraverso le tante epoche che ha attraversato il castello, dal Medio Evo fino ai giorni nostri. Nel nostro caso siamo stati fortunati e il conte Beraudo ha voluto mostrarci in via eccezionale la biblioteca con libri antichi, una vera chicca che viene svelata soltanto in occasioni particolari. La visita da un 45 minuti dichiarati si è così prolungata oltre l'ora, cosa molto piacevole per noi, non molto per la piccolina, che comunque con qualche rinforzo cioccolatoso ha mantenuto la calma. 




Note alla visita: posso consigliare per la visita vestiti pesanti (le cantine e le cucine sono molto fredde e una giacca non fa male); sicuramente questa non è indicata per bambini troppo piccoli, si annoierebbero.

Irene sperava di incontrare fantasmi e scheletri, ma la guida ci ha assicurato che il castello è tranquillo, non ha segreti ed è tutt'ora abitato, così come dichiarato dal sito 

La famiglia Pralormo risiede abitualmente al Castello esercitando il ruolo di tutela e conservazione attraverso continui restauri



Chissà! Anche a voi piace pensare che da qualche quadro alla sera spunti qualche antenato o che tra le panche del giardino cammini qualche spirito di dama al tramonto? Diciamolo, è molto più affascinante!

Alla prossima per saperne di più su un magnifica residenza piemontese!


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